Per allenare le calciatrici è fondamentale ricordarsi che bisogna partire dalla fisiologia umana della singola atleta.
Nel mondo del calcio, sia maschile che femminile, gli infortuni gravi per lo più dovuti alla rottura dei legamenti del ginocchio e lesioni muscolari sono all’ordine del giorno. Allenare una calciatrice significa in più rispettare gli andamenti ormonali del ciclo mestruale.
Le fasi del ciclo mestruale
Normalmente il ciclo mestruare dura circa 28 giorni e coinvolge tutte le donne dalla pubertà alla menopausa. Il calcolo del ciclo mestruale si effettua contando i giorni dal primo momento di sanguinamento mensile fino al giorno antecedente l’inizio del flusso mestruale successivo.
Nel ciclo mestruale il corpo della donna attraversa quattro fasi (mestruale, proliferativa, ovulatoria e luteale o luteinica),ciascuna caratterizzata da attività ormonali specifiche, destinate a rendere il corpo fertile e pronto alla fecondazione.
Trascurando i dettagli delle varie fasi del ciclo mestruale si può comunque confermare che la produzione di ormoni come estrogeni, progesterone, FSH (ormone follicolo stimolante) [che determina la maturazione del follicolo e la produzione di estrogeni da parte dell’ovaio] e LH (ormone lutenizzante) [che collabora con l’FSH nel mantenere la normale produzione di estrogeni da parte dell’ovaio] ha alti e bassi che devono essere tenuti in considerazione per programmare allenamenti che massimizzino le prestazioni della calciatrice e riducano gli infortuni.
Allenamento durante la fase luteinica
Prendiamo in considerazione per esempio la fase luteinica, detta anche fase post-ovulatoria che dura mediamente va dal 16° al 28° giorno del ciclo mestruale. In questa fase l’ovaio produce ormoni estrogeni e progesterone e interviene nella trasformazione dell’endometrio in un tessuto adatto funzionalmente ad accogliere un eventuale ovulo fecondato. Quando si parla di sindrome premestruale la donna si trova nella fase luteinica. In questa fase la calciatrice dovrà aumentare i suo carichi di lavoro di potenza aerobica.
Non dimentichiamo infatti che anche per le calciatrici è fondamentale allenare e aumentare la capacita aerobica prolungata.
Allenamento con ciclo mestruale irregolare
Le alterazioni mestruali sono principalmente causate da squilibri ormonali. Gli ormoni sono sostanze prodotte dal corpo per trasmettere segnali da una cellula (o gruppo di cellule) a un’altra, con il compito di regolare il metabolismo e l’attività di tessuti e organi dell’organismo stesso.
Possono essere numerose le ragioni per cui si determina uno squilibrio ormonale all’interno dell’organismo. Tra queste si possono enumerare forti e repentini dimagrimenti, aumento di peso, stress emotivo e grande affaticamento. Durante le mestruazioni inoltre la calciatrice può avere dolore, alterazione dell’umore e debolezza. La sintomatologia più frequente, diffusa e fastidiosa per le calciatrici è la dismenorrea, ovvero il dolore che accompagna la fase mestruale del ciclo.
Quando la fase mestruale si presenta in modo irregolare, si possono riscontrare delle anomalie legate alla sua durata e alla sua frequenza. La durata media della fase mestruale va dai 4 ai 5 giorni, anche se nella popolazione femminile si registrano variabilità da 3 agli 8 giorni. Si parlerà di oligomenorrea se le mestruazioni ritardano, di polimenorrea se invece anticipano. In tutti questi casi bisogna programmare il giusto allenamento per evitare infortuni e prestazioni pessime nonostante gli sforzi e l’impegno.
Allenamenti personalizzati con il Metodo Lualdi per singole atlete e per la squadra
Per tutti i motivi sopra elencati, allenare una calciatrice è diverso che allenare un equivalente collega maschio. Ancor di più se si deve coordinare una squadra di calcio femminile dove ogni calciatrice ha le sue esigenze e i suoi ritmi ciclici. Affidarsi a un allenatore esperto che riesca a mettere in correlazione tutti i segnali che il corpo femminile fornisce con degli allenamenti mirati, permette di prevenire gli infortuni, ottenere ottimi risultati calcistici e soprattutto avere atlete sane.