Le Basi della Vita
Al momento della nascita, il nostro corpo è composto per il 75% da acqua. Pensate che nel solo cervello la percentuale sale addirittura all’80%.
Crescendo, però, ci dimentichiamo dell’importanza di questo liquido. L’idratazione media che apportiamo al nostro corpo è soltanto una minima percentuale del fabbisogno quotidiano di acqua del nostro corpo.
La maggior parte di noi non beve nemmeno un litro di acqua al giorno, consumando invece alimenti salati e bevande come il caffè, che ne aumentano la richiesta da parte del nostro organismo.
Se consideriamo anche il quantitativo di farmaci che mediamente ognuno di noi consuma nell’arco della sua vita, la richiesta d’acqua da introdurre nel nostro corpo aumenta ulteriormente.
L’attività sportiva è un altro elemento che rende necessario introdurre circa mezzo litro in più della quota giornaliera consigliata per ogni mezz’ora di attività fisica.
L’acqua è il secondo elemento più importante della nostra vita ed è anche un prezioso alleato per migliorare le nostre prestazioni sportive e non solo. Attenzione non sottovalutate gli effetti negativi di una carenza idrica nel nostro corpo, che può determinare la degenerazione di tutti gli apparati, favorendo l’insorgere di diverse patologie. Ricordate che tutte le infiammazioni e tutte le malattie degenerative iniziano da un ridotto consumo di acqua veramente pura.
L’acqua è un elemento fondamentale e come tale va trattata.
L’acqua, prima molecola della vita
L’acqua (H2O) è la prima molecola “liquida” che si è affacciata sulla Terra. La molecola dell’acqua è composta da due molecole di idrogeno e una molecola di ossigeno.
L’acqua è largamente presente nel globo terrestre: allo stato solido incappuccia le alte vette montuose e allo stato gassoso è presente nell’aria che respiriamo, inoltre almeno il 70% delle cellule di tutti gli organismi viventi sono costituiti da acqua allo stato liquido.
Fin dall’origine del nostro amato globo, l’acqua ha evidenziato proprietà e caratteristiche assolutamente uniche, tra cui la polarità, la facilità di legame, la coesione/adesione, la tensione superficiale, la resistenza alle variazioni di temperatura, una minore densità del ghiaccio e il potere solvente. Alcune di queste proprietà le possiamo ritrovare in alcuni altri elementi, ma nessuno le riunisce contemporaneamente tutte quante.
Le reazioni chimiche
L’acqua, all’interno di soluzioni liquide, rende possibile qualunque forma di reazione chimica. In sintesi, possiamo dire che l’acqua è in grado di creare o di intervenire in ogni tipo di legame chimico e con qualunque tipo di molecola presente nei sistemi viventi, motivo per cui è definita “fonte di vita”.
Inoltre, questi legami conferiscono all’acqua la proprietà di risalire contro la forza di gravità, dal basso verso l’alto, per esempio dalle radici lungo il fusto e le foglie delle piante. Anche in caso di gelo, l’acqua preserva la vita negli strati subito sotto il ghiaccio, meno freddi, dove le molecole sono tra loro più spaziate, ovvero meno dense di com’è l’acqua nel reticolo del ghiaccio.
Differenza tra assimilare
acqua (idratarsi) e assumere cibo (mangiare)
La differenza tra acqua e cibo è che l’acqua viene assorbita mentre il cibo viene trasformato. Si comporta così anche nel nostro corpo e quest’aspetto assume per lo sportivo (e non) un significato particolare: l’acqua fornisce un meccanismo di protezione dal surriscaldamento. Quando sudiamo, il nostro corpo si copre di gocce d’acqua salata che, evaporando, assorbono molta energia e contribuiscono a disperdere il calore in eccesso che deve essere compensato mediante una idratazione continua.
Nei grandi mammiferi e nell’uomo questa caratteristica preserva da situazioni problematiche, come la disidratazione durante l’estate (calore specifico) o durante un’intensa attività sportiva, dando vita a una richiesta di acqua per le zone periferiche del nostro corpo e togliendola dalle riserve più importanti, come l’intestino. Il recupero del giusto “turgore” osmotico dell’acqua nel corpo è la prima preoccupazione dello sportivo, e non, che termina l’attività fisica.
L’importanza della giusta idratazione
Dopo qualsiasi sforzo intenso, per riportare le riserve al giusto equilibrio, bisogna bere acqua in quantità e qualità adeguate. Ma quanta acqua un essere vivente deve ingerire quotidianamente?
Sull’idratazione del corpo umano si sono espressi molti scienziati giungendo a conclusioni importanti e disparate, come quelle di un ricercatore che non ha bevuto per quasi 15 giorni, riuscendo incredibilmente a sopravvivere. Per calcolare la quantità appropriata di acqua da assumere facciamoci aiutare dalla fisica e dalla matematica, moltiplicando il peso corporeo di un individuo per 33%, per esempio 70 kg x33% equivale a circa 2 litri di acqua al giorno.
Per quanto riguarda il mondo sportivo, nell’atleta l’apporto idrico può influenzare in modo notevole la possibilità di smaltire i cataboliti acidi sviluppati con l’attività muscolare, la possibilità di essere più attivo a livello celebrale e può rallentare o modificare l’insorgenza dell’acidosi.