Metodo Lualdi per il Triathlon

Prima di addentrarci nella metodologia di allenamento o di fornire suggerimenti per migliorare la propria preparazione sportiva per il triathlon, è utile conoscere meglio questo sport, dando anche una breve la storia di questa bellissima disciplina.

Cos’è il Triathlon

Il triathlon è uno sport multidisciplinare che combina tre diverse attività: nuoto, ciclismo e corsa. In questo sport, gli atleti competono in successione, passando da una disciplina all’altra senza interruzioni. Le distanze possono variare, ma l’ordine delle prove è sempre lo stesso.

La frazione di nuoto nel triathlon

Il nuoto nel triathlon si pratica solitamente in acque libere, come mare, laghi o fiumi. Tuttavia, in alcune gare, specialmente quelle organizzate in ambienti urbani o quando le condizioni naturali non lo permettono, il nuoto può svolgersi anche in piscine all’aperto. Le acque libere rappresentano la forma più comune e caratteristica del nuoto nel triathlon, con partenze spesso di massa e condizioni variabili, come correnti e temperatura dell’acqua.

La frazione di ciclismo nel triathlon

Il ciclismo nel triathlon si pratica su strade asfaltate o percorsi chiusi al traffico veicolare. Le gare prevedono che il percorso ciclistico si svolga su strade pubbliche, spesso con sezioni pianeggianti, collinari o montuose.

Indipendentemente dal tipo di percorso, i triatleti devono seguire regole specifiche, come il divieto di scia (drafting) nelle gare più lunghe, che prevede il mantenimento di una distanza minima tra i ciclisti per evitare vantaggi aerodinamici.

La frazione di corsa nel Triathlon

La corsa nel triathlon si pratica generalmente su strade asfaltate, piste ciclabili, o sentieri battuti. Il percorso di corsa può variare notevolmente a seconda della location della gara e del tipo di triathlon: Nel Triathlon classico: La corsa si svolge su strade asfaltate o sentieri pavimentati. Il percorso può includere tratti pianeggianti, collinari o misti, a seconda del terreno. Nel Triathlon urbano: la corsa può includere tratti all’interno di parchi, lungo il lungomare, o su strade cittadine chiuse al traffico.

Indipendentemente dal contesto, i percorsi di corsa nel triathlon sono segnalati e controllati per garantire la sicurezza degli atleti.

Breve storia del Triathlon

La prima gara nasce da una scommessa tra un gruppo di amici su una spiaggia di Honolulu, alle Hawaii, nel 1977. Si domandavano se la gara più dura dal punto di vista della resistenza fosse la Waikiki rough water swim di 3,8 km a nuoto o fosse la 112 mile (180 km) bike race Around Oahu, o the Honolulu Marathon di corsa di km 42,195. Il comandante della marina John Collins suggerì di combinare le tre prove in un’unica gara. Quel giorno nacque l’Ironman delle Hawaii.
Da quel primo triathlon le cose sono cambiate molto.
Possiamo affermare che questo sport, al di là delle leggende, è alla portata di tutti. La crescita e il numero dei praticanti ha fatto sì che con una lenta, ma costante evoluzione, il triathlon approdasse ai giochi olimpici di Sydney 2000. Il triathlon è uno sport giovane, in questi anni si sono sviluppate molte metodologie di allenamento anche in funzione delle diverse e distanze.
Il triathlon è composto, da tre discipline di tipo aerobico, quindi da tre discipline di fondo che presuppongono un diverso impegno dal punto di vista dei distretti muscolari interessati in ogni singola disciplina.

Dal Super Sprint all’Ironman: le diverse sfide del Triathlon

Nel corso degli anni, le distanze si sono diversificate in sei categorie, ognuna con le sue peculiarità e sfide, rendendo questo sport accessibile a diversi tipi di atleti:

La preparazione varia in base alla distanza scelta. Per le gare più brevi, l’enfasi è sulla velocità e sulla potenza. Per quelle più lunghe, invece, la resistenza diventa fondamentale.

Il ruolo del Metodo Lualdi nella preparazione della gara di triathlon

Il Metodo Lualdi, sfruttando l’esperienza di Ivano come atleta, preparatore sportivo e massofisioterapista, può supportare l’atleta in diversi modi:

• Valutazione iniziale: per identificare eventuali punti di forza e di debolezza, squilibri muscolari e posturali.
• Pianificazione personalizzata: in base alle esigenze e agli obiettivi dell’atleta, si crea un piano di allenamento che include esercizi di forza, stretching, mobilità e prevenzione degli infortuni.
• Recupero e riabilitazione: in caso di infortuni, il massofisioterapista aiuta l’atleta a recuperare in modo rapido e sicuro.
• Gestione del dolore: con tecniche manuali e strumentali, il massofisioterapista può alleviare il dolore e migliorare la performance atletica.

Tre consigli utili per ottenere il massimo dalla propria preparazione

Mi permetto di dare solo tre utili consigli per ottenere il massimo da questa disciplina, partendo dall’individualità di ogni singolo triatleta, neofita o professionista, senza conoscere né l’obiettivo né la distanza che si vuole percorrere né tanto meno il tempo da dedicare per preparare una gara.

• Il primo consiglio, a mio avviso, il più utile per non andare incontro a stress sia fisico che mentale è quello di evitare di allenarsi con carichi di lavoro duri cioè ripetute su distanze che vanno dai 200 MT ai 2000 MT dopo le 19, e se proprio non se ne può fare a meno, fare solo con una corsa lenta.
• Il secondo è bere un’ottima acqua naturale in tutto l’arco della giornata, in base alle singole richieste e fabbisogni fisiologici di ognuno di noi.
• Il terzo e ultimo consiglio è quello di sottoporsi a sedute di riflessologia plantare con cadenza mensile per prevenire infortuni e soprattutto tenere sotto controllo l’ormone “nemico”: il cortisolo.

Il cortisolo infatti viene notoriamente definito l’ormone dello stress perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress psicofisico severo, per esempio dopo esercizi fisici estremamente intensi e prolungati e quando ci alleniamo in tarda serata.

Buon triathlon a tutti.